Come Servire il Vino

4 tip per servire il vino come un vero maestro sommelier

Hai mai partecipato a una degustazione guidata? Se ti è capitato, allora probabilmente avrai avuto modo di vedere all’opera qualche sommelier. Infatti, uno dei compiti principali del sommelier è servire il vino in maniera attenta e professionale, e contribuire così a un’esperienza di assaggio pulita e piacevole.
Per acquisire scioltezza nel servizio ci vuole esperienza. Ma, anche se non sei un sommelier, puoi comunque provare a cimentarti con alcune delle tecniche più importanti, per poi metterle in pratica nelle occasioni conviviali che organizzerai per i tuoi amici.
Vediamo dunque insieme 4 consigli per servire il vino ai tuoi ospiti come un vero professionista.

Preparazione e presentazione prima di servire il vino

Innanzitutto, assicurati di avere con te gli strumenti del mestiere essenziali. Avrai bisogno di due cose soltanto: un cavatappi da sommelier (vedi la foto sotto) e un tovagliolino, di stoffa o di carta. Quest’ultimo si chiama “frangino”, e serve a pulire bene la bocca della bottiglia prima di versare il vino e a raccogliere eventuali gocce.

Una volta attrezzato, sei pronto a partire!

Ogni degustazione dovrebbe iniziare con una breve presentazione del vino.

Puoi usare le informazioni presenti in etichetta, oppure ciò che sai già, magari perché conosci personalmente il produttore. Eventualmente, cerca online le informazioni che ti mancano. L’importante è dare ai tuoi ospiti una prima idea della personalità del vino che assaggeranno. Non dilungarti troppo: nel corso della serata potrai raccontare i dettagli (storia, vitigni, territorio, ecc.) a chi sarà davvero interessato.

Cavatappi per Servire il Vino

Stappare lo spumante senza il botto, una missione possibile

Una volta la bottiglia di spumante si stappava facendo un bel botto! Ma i tempi sono cambiati, e oggi questa pratica non è più considerata bene. Non è tanto per il rumore, quanto per la pericolosità.

Ecco dunque come si stappa oggi un vino con le bollicine.

La prima cosa da fare è sfilare via la capsula che avvolge il collo della bottiglia. A questo punto c’è da aprire la gabbietta in metallo che assicura il tappo. Mentre una mano svita la gabbietta, l’altra tiene fermo il tappo per evitare che salti per la pressione. Una volta che la gabbietta è stata rimossa, e sempre tenendo fermo il tappo con una mano, con l’altra mano si tiene la bottiglia dalla base e la si fa ruotare lentamente finché il tappo viene via senza rumore e senza rischio. Tutta l’operazione richiede un po’ di pratica, perciò non preoccuparti se all’inizio fai il botto. Per evitare danni, rivolgi sempre la bottiglia lontano dalle persone e da oggetti delicati.

Aprire i vini fermi

Come primo passo devi rimuovere la capsula. Diversamente dai vini effervescenti, di solito le capsule dei vini fermi non sono sfilabili con le sole dita. Bisogna invece rimuoverle usando il coltellino incluso nel cavatappi professionale. Devi fare due tagli: uno orizzontale intorno al collo della bottiglia e uno verticale.

Una volta tolta la capsula, usa il frangino per pulire la parte superiore del collo. A questo punto puoi inserire nel tappo il verme del cavatappi, lasciandone fuori solo l’ultimo giro. Per estrarre il tappo, fai leva con il dente d’appoggio. Molti cavatappi hanno due denti di questo tipo, uno più corto e uno più lungo da usare alla fine.

Se il tappo non esce del tutto, puoi completare operazione con le dita, usando il frangino per evitare il contatto del tappo con la pelle.

Indipendentemente dal tipo di vino (fermo o effervescente), se il tappo è di sughero dovresti sempre annusarlo. Infatti, ogni tanto capita che il sughero sia difettoso e lasci passare dell’aria rovinando il vino. Se ciò si verifica, il tappo rilascia un odore pungente di muffa.

Dalla bottiglia al calice

È arrivato il momento di servire il vino. Prima di tutto assicurati che sia stato portato alla temperatura di servizio ottimale. Questa varia in base alla tipologia, ma in generale è fra i 15 e i 18 gradi per un rosso, e fra i 10 e i 12 per un bianco fermo.

Usa il frangino per rimuovere eventuali residui di tappo dalla bocca della bottiglia. A questo punto, tenendo saldamente la bottiglia per il corpo (e non per il collo), riempi lentamente il calice più o meno fino alla sua pancia. Non riempire mai troppo il bicchiere. Ricordati di servire prima le signore.

Se non riesci a consumare tutte le bottiglie che hai aperto, ricordati di conservare bene il vino rimasto perché duri il più possibile. Ne parliamo in questo articolo, dedicato appunto agli accessori per conservare il vino.

Abbiamo lasciato da parte alcuni dettagli di cui un vero sommelier dovrebbe tenere conto (trattare un vino invecchiato; scegliere il calice giusto in base alla tipologia di vino, ecc.). Se vuoi approfondire, puoi fare un corso e imparare tutti i segreti del servizio (oltre che tante cose sui grandi vini di tutto il mondo).

 

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Marchese
Raggio
Gavi D.O.C.G

LA LOMELLINA
"Nel bicchiere il nostro Gavi si presenta di un bel colore giallo paglierino intenso, i profumi sono piacevolmente fruttati, fini, con eleganti sfumature minerali e note floreali; si apprezza per il gusto ricco, fresco, sapido, con un finale piacevole e di bella persistenza."
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